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domenica 28 novembre 2010

Problema 1


Difficoltà: facile


Il B. muove e dà scacco matto in due (2) mosse.

Posizione tratta dalla partita fra A. Savina e A. Skripchenko, all'European Club Cup (femminile), del 23.10.2010
(Mossa 30. Da7 Dg7)

Problema tratto dall'Unità del 1 novembre 2010

La partita può essere visualizzata e/o scaricata alla pagina web:

sabato 20 novembre 2010

La notazione scacchistica (o scaccografia)

4. La notazione scacchistica (o scaccografia) 

L'interesse o lo studio degli scacchi comporta la necessità di apprendere un sistema per registrare e descrivere precisamente le mosse, ( e gli eventuali effetti particolari di esse, come la cattura di un pezzo nemico, la promozione di un pedone, lo scacco al Re, lo scacco matto, etc.), o determinate posizioni dei pezzi sulla scacchiera.

In particolare la conoscenza di un metodo di notazione consente di usufruire della letteratura e delle pubblicazioni scacchistiche, didattiche o di altro genere. 

Un ulteriore vantaggio è costituito dalla possibilità di trascrivere le proprie partite per sottoporle a un'analisi successiva, da cui rilevare eventuali errori, imperfezioni, individuare mosse alternative e qualsiasi altra rilevazione opportuna allo scopo di migliorare il modo personale di giocare.

Nel tempo sono stati ideati diversi sistemi di trascrizione scacchistica, grazie ai quali, tra l'altro, è stato possibile venire a conoscenza dell'esperienza e degli insegnamenti dei migliori giocatori di scacchi al mondo del passato.

Attualmente il sistema di notazione più diffuso, in quanto più chiaro e semplice, è il sistema algebrico
Inoltre è il metodo imposto come obbligatorio nei tornei internazionali dalla Federazione Internazionale di Scacchi (FIDE), la massima autorità internazionale in ambito scacchistico, che ne raccomanda l'adozione anche nella letteratura e nelle pubblicazioni scacchistiche.

4.1  Il sistema algebrico di notazione ( o notazione algebrica)

Diagr. 8 - Notazione algebrica

Denominazione delle case della scacchiera
In questo sistema di notazione ciascuna casella della scacchiera viene identificata da una lettera e da un numero che designano rispettivamente la linea verticale (colonna) e la linea orizzontale (riga o traversa) su cui la casella stessa si trova.

A partire dalla sinistra del giocatore che guida i pezzi bianchi, ognuna delle otto colonne, (linee verticali), della scacchiera è denominata con una lettera dalla “a” alla “h” in ordine alfabetico.
A partire dalla riga inferiore del giocatore che manovra i pezzi bianchi, ognuna delle otto righe , (linee orizzontali), della scacchiera viene designata con un numero, da “1” a “8”.

   Diagr. 9 - Denominazione delle colonne                                                       Diagr. 10 - Denominazione delle righe














L'incrocio della colonna con la riga indica in modo univoco ogni casa della scacchiera.

Diagr. 11 - Denominazione algebrica delle case della scacchiera 


Denominazione dei pezzi
Ciascun pezzo viene identificato con la lettera maiuscola corrispondente all'iniziale del nome del pezzo stesso. 
Si tenga però presente che nell'indicazione delle mosse riguardanti i pedoni, tale iniziale viene omessa.
 
Nella lingua italiana dunque si utilizzerà:

 R  per il Re
D  per la Donna
A  per l'Alfiere
C  per il Cavallo
T  per la Torre

Notazione della mossa
Nel sistema di notazione algebrico la trascrizione di una mossa può essere di due tipi:
  • nella cosiddetta notazione algebrica "estesa", viene riportata sia la casa di partenza del pezzo, sia la casa di arrivo;
  • nella cd. notazione algebrica "abbreviata", invece, si indica solo la casa di arrivo.

Nel primo caso dunque la registrazione della mossa dovrà indicare:
1. l'iniziale del pezzo che viene mosso, da omettere se si tratta di un pedone;
2. l'indicazione della casa di partenza;
3. l'inserimento di un trattino, (-);
4. l'indicazione della casa di arrivo.

Nel caso invece della notazione algebrica abbreviata non viene indicata la casa di partenza del pezzo.

Esempi.

  Diagr. 12 - Notazione di una mossa di Donna                             Diagr. 13 - Notazione di una mossa di pedone


Notazione estesa:  Dd1-g4                                                 Notazione estesa:  f2-f3
Notazione abbreviata:  Dg4                                    Notazione abbreviata:  f3


Utilizzando la notazione algebrica abbreviata, può accadere, in alcuni casi che interessano essenzialmente le Torri e i Cavalli di ciascun colore, che la casa di arrivo sia raggiungibile da entrambi i pezzi del medesimo tipo, rischiando quindi di creare confusione circa quale sia il pezzo mosso.
In tali circostanze si dovrà indicare la lettera che identifica la colonna in cui si trova la casa di partenza del pezzo che viene mosso.


lunedì 8 novembre 2010

Problema 2


Difficoltà:  non troppo facile


Il B. muove e vince in tre (3) mosse. 

Problema tratto da Chess M@il (Problem of the day), il 04.11.2010



sabato 6 novembre 2010

[Glossario] PEZZO

PEZZO 
(http://appuntichess.blogspot.com/2010/10/i-pezzi-e-lo-schieramento-iniziale.html)

Ciascuna delle sedici (16) unità che compongono l'esercito con cui ciascun giocatore dovrà tentare di realizzare la cattura del Re avversario, il cosiddetto "scacco matto".


Più propriamente vengono definiti pezzi o figure, tutte le unità diverse dai pedoni.
L'insieme dei pezzi e dei pedoni è definito materiale.

Le sedici unità che compongono il materiale di ciascun giocatore sono costituite da un Re, una Regina, (Dama o Donna), due Alfieri, due Cavalli, due Torri e otto Pedoni.

Nella notazione scacchistica i pezzi vengono indicati con l'iniziale maiuscola della loro denominazione, nel caso della lingua italiana:

Nei diagrammi invece vengono utilizzati dei simboli grafici tipo i seguenti:
R       D       T       A       C       P


All'inizio della partita il materiale è posizionato come nel diagramma seguente.

Le Torri occupano gli angoli della riga della scacchiera più vicina ai gocatori e, simmetricamente, sono affiancate dai Cavalli, a loro volta affiancati dagli Alfieri.
Nelle due caselle centrali della stessa riga della scacchiera sono posizionati la Donna, nella casa del suo stesso colore, (Donna bianca sulla casa bianca e Donna nera sulla casa nera delle rispettive righe), mentre il Re deve essere posto sulla casella di colore contrario al proprio.
Nella riga immediatamente successiva sono posizionati gli otto Pedoni.

Per quanto riguarda i pezzi propriamente detti di ciascun colore, a seconda della loro posizione iniziale, si distinguono: la Torre, il Cavallo e l'Alfiere posizionati sulla sinistra del giocatore che manovra il colore bianco, e la Torre, il Cavallo e l'Alfiere posizionati sulla destra dello stesso giocatore. 
I primi vengono detti rispettivamente Torre, Cavallo e Alfiere di Donna, (la cui denominazione può essere abbreviata  in TD, CD e AD), mentre i secondi Torre, Cavallo e Alfiere di Re, (TR, CR e AR).


Si noti che l'AD del Bianco e l'AR del Nero si possono muovere solamente su case nere della scacchiera, mentre l'AR del Del Bianco e l'AD del Nero, solo su case bianche.



[Work in progress]

venerdì 5 novembre 2010

Esercitazioni relative alla scacchiera e ai pezzi


Esercitazione n°1
Indicare quale, fra le seguenti due scacchiere, è posizionata correttamente

                                                        Scacchiera 1



                                                        Scacchiera 2




Es. n° 2

Nel seguente posizionamento iniziale dei pezzi è stato commesso un errore. Quale?





Es. n° 3
Indicare quale, fra i seguenti, corrisponde al simbolo grafico del Re bianco.

   
  Simbolo 1 



Simbolo 2


 
Simbolo 3




martedì 2 novembre 2010

[Glossario] Colonna, diagonale e riga (o traversa)


(http://appuntichess.blogspot.com/2010/10/glossario-scacchiera_20.html)

La scacchiera su cui si svolge la partita è costituita da un quadrato formato a sua volta da otto piccoli quadrati per ogni lato, chiamati case o caselle, (64 in totale).
 

Le case della scacchiera vengono distinte in colonne, righe (o traverse) e diagonali.


Le colonne corrispondono alle otto linee verticali della scacchiera o, in altri termini, alla serie di case perpendicolari alla posizione dei giocatori, ricordando che la scacchiera deve essere posizionata in modo che la casa d'angolo alla destra di ciascun giocatore sia di colore bianco o comunque chiaro.

Nella notazione algebrica, si ricorda inoltre,  le otto colonne vengono denominate, da sinistra a destra rispetto alla posizione del giocatore che muove i pezzi bianchi, con otto lettere in ordine alfabetico dalla "a" alla "h".


Le righe (o traverse), invece, sono costituite dalle otto linee orizzontali o, in altre parole, dalla serie di case parallele rispetto alla posizione dei giocatori.

Nella notazione algebrica le righe vengono denominate, a partire dalla posizione del giocatore che muove i pezzi bianchi verso l'avversario, con i numeri dall'uno all'otto.

Le diagonali, infine, sono costituite da una serie di case dello stesso colore unite ai vertici, (o poste in linea obliqua). Nella scacchiera vi sono due diagonali maggiori, una di otto case bianche e l'altra di otto case scure. 

Nella notazione algebrica le diagonali vengono indicate con le denominazioni delle case alle loro estremità. Ad esempio la diagonale maggiore con le case di colore nero è la diagonale a1-h8, mentre la diagonale maggiore con le case di colore bianco è la diagonale h1-a8.


 
Voci correlate del glossario: 
Scacchiera 

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